Nel mondo in continua evoluzione delle terapie mediche, i vaporizzatori stanno emergendo come mezzo di somministrazione sempre più popolare per la cannabis terapeutica.

I vaporizzatori sono dispositivi progettati per riscaldare la cannabis o i suoi derivati ad una temperatura in cui i principi attivi si trasformano in vapore, senza bruciare la pianta. Ciò consente ai pazienti di inalare il vapore generato, consentendo ai principi attivi di entrare rapidamente nel flusso sanguigno. In Italia gli unici dispositivi attualmente certificati per l’uso medico sono due: Volcano Medic e Mighty+Medic, entrambi realizzati dalla Storz & Bickel.

Quali sono i vantaggi della vaporizzazione?

  1. Rapidità di azione. Come già detto, attraverso la vaporizzazione, i principi attivi della cannabis vengono rapidamente assorbiti attraverso i polmoni, raggiungendo in soli pochi minuti concentrazioni plasmatiche elevate, per poi decrescere nell’arco di 3-4 ore. Queste caratteristiche rendono questo metodo di assunzione particolarmente indicato per il trattamento di problematiche di natura acuta, quali vomito, spasmi muscolari e/o dolore.
  2. Azione broncodilatatrice. Diversi studi hanno dimostrato gli effetti broncodilatatori della vaporizzazione di cannabis, in particolare nei pazienti affetti da asma e/o bronchite cronica.
  3. Riduzione della dose terapeutica. La vaporizzazione permette infatti di ottenere gli stessi effetti terapeutici a dosi inferiori.
  4. Sfruttare al meglio le proprietà della cannabis. La cannabis è un fitocomplesso, contenente, cioè un’ampia gamma di sostanze ad attività farmacologica e non un unico principio attivo. Tra questi svolgono un’azione terapeutica non soltanto i noti cannabinoidi ma anche terpeni e flavonoidi, i quali però vengono normalmente distrutti dal processo di combustione. La possibilità di regolare la temperatura di vaporizzazione consente di mantenere intatti i terpeni, potenziando pertanto l’effetto terapeutico complessivo.
  5. Precisione del dosaggio: infatti uno dei principali vantaggi dei vaporizzatori è la possibilità di regolare con precisione la dose assunta. Questo è particolarmente vantaggioso quando si tratta di terapie a base di cannabis, in quanto permette ai pazienti di ricevere la giusta quantità di principi attivi necessari per il trattamento dei sintomi.
  6. Minore Esposizione a Sostanze Nocive: A differenza della combustione, che produce una serie di composti tossici, la vaporizzazione riduce notevolmente l’esposizione a sostanze dannose. Ciò può avere un impatto positivo sulla salute polmonare a lungo termine dei pazienti.
  7. Personalizzazione dei profili di terapia. I vaporizzatori consentono ai pazienti di sperimentare con diverse varietà di cannabis, ciascuna con profili di cannabinoidi e terpeni unici. Questa personalizzazione permette ai pazienti di adattare il loro trattamento in base alle proprie esigenze.
  8. Minore Impatto Olfattivo. Rispetto al fumo tradizionale, il vapore prodotto dai vaporizzatori ha un odore meno persistente e invasivo. Ciò consente ai pazienti di utilizzare la cannabis terapeutica in modo più discreto.

In conclusione, i vaporizzatori per la cannabis terapeutica rappresentano una svolta nell’approccio alla somministrazione del trattamento medico. Con il loro potenziale per un dosaggio preciso, un’azione terapeutica rapida e una maggiore personalizzazione, stanno guadagnando popolarità tra i pazienti e i professionisti medici. Tuttavia, come con qualsiasi forma di trattamento medico, è sempre consigliabile consultare uno specialista esperto prima di intraprendere un nuovo percorso terapeutico.