Quando si parla di Cannabis Medica si fa spesso riferimento unicamente alle proprietà terapeutiche dei due principali fitocannabinoidi in essa presenti ossia il Cannabidiolo (CBD) e il Tetraidrocannabinolo (THC); tuttavia, la pianta di Cannabis è in realtà un fitocomplesso, contenente cioè un’ampia gamma di sostanze dotate di attività farmacologica e non un unico principio attivo. 

Oltre ai cannabinoidi (circa 104 riconosciuti fino ad oggi), la pianta di Cannabis contiene infatti terpeni, ma anche flavonoidi, AA, acidi grassi, alcaloidi, clorofilla…etc. ciascuno dotato di specifiche proprietà.

L’interazione sinergica tra tutte queste componenti è nota appunto come effetto entourage,  il quale si riferisce essenzialmente al fatto che ogni costituente della cannabis è più efficace quando assunto insieme agli altri,  rispetto all’azione di un singolo componente nella sua forma isolata.

Fu il Prof. Raphael Mechoulam, professore di chimica all’Università Ebraica di Gerusalemme, e da molti considerato il padre della Ricerca sulla Cannabis, a descrivere per primo nel 1988 l’effetto entourage

Successivamente, una meta-analisi del 2011 condotta da Ethan Russo e pubblicata sul British Journal of Pharmacology dal titolo “ Taming THC: potential cannabis synergy and phytocannabinoid-terpenoid entourage effects ha dimostrato l’azione sinergica dei diversi componenti della cannabis;  in particolare il CBD contenuto in un estratto a spettro completo è in grado di antagonizzare il THC, limitando la sua affinità di legame con i recettori CB1 nel cervello e riducendo così i suoi effetti psicoattivi pur fornendo sollievo dal dolore e dall’infiammazione. Nello stesso studio sono stati inoltre analizzati i diversi terpeni e le loro interazioni con altre componenti della pianta. Ad esempio, il beta-cariofillene, attraverso il legame con i recettori CB2, è in grado di modulare positivamente il dolore neuropatico e l’infiammazione.  

Il pinene può contribuire a contrastare gli effetti negativi sulla memoria legati all’uso di THC, il limonene può potenziare l’attività ansiolitica del CBD, mentre il mircene (un terpene della cannabis che si trova anche nel luppolo e in altre piante) è dotato di spiccate proprietà sedative.

In conclusione, sono necessari ulteriori studi al fine di confermare la validità dell’effetto entourage, anche se è ragionevole pensare che i prodotti contenenti l’intero fitocomplesso della cannabis (così detti Full Spectrum), siano in grado di produrre maggiori benefici rispetto a quelli contenenti singoli cannabinoidi e/o terpeni. 

Tuttavia, la risposta alle terapie a base di Cannabis è del tutto individuale e dipende da numerosi fattori. Pertanto, è consigliabile rivolgersi sempre a professionisti esperti al fine di individuare la terapia adatta per ogni paziente.